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al testo di Carla Vercelli
Guadando il fiume
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-Guadiamo il fiume- mi proponi lieto. Biciclette per mano, attraversiamo tutto questo tempo, da greto a greto.
Il chiaro dì della vita solchiamo fresca acqua amniotica che estremità lambisce, con fiducia assecondiamo
in un’atavica serenità. Non so ancora se il disuguale Eraclito o Parmenide m’affascinerà.
Ho soltanto pochi anni oggi e il tacito parlottio umbratile fra acque e fronde non dice neppure cosa sia lecito
o illecito. Non ancor mi confonde la scelta, lo scarto, non crea ressa ancora il sasso che da acque profonde
inciampa. Mi vedo solo riflessa in questo fiumetempo, dentro a metà dentro cose, posti, dentro me stessa
come in un ritorno.
Ho solo pochi anni oggi e l’eternità d’un giorno.
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